Che cosa strana è il mondo 16 – Il mondo è un romanzo – – – – – – Jean d’Ormesson –

Il mondo inesauribile di cui facciamo parte, nessuna opera di genio, nessuna teoria unificata, nessuna formula dell’universo sarà mai capace di rivelarne il segreto nella sua interezza. Tutto ciò che gli uomini possono fare è di trafficare nel tempo prima di sparire per sempre.

IL MONDO È UN ROMANZO

Il mondo in cui viviamo non è soltanto inesauribile.

Con la luce, col tempo, mistero dei misteri, con quella cosa inaudita che è la vita, con quella cosa ancora più inaudita che è il pensiero, è anche, e soprattutto, inverosimile. È molto più inverosimile di tutti nostri romanzi, di tutte le nostre tragedie, di tutte le nostre opere, di Don Chisciotte, di Fedra, di Le Nozze di Figaro, di Tristano e Isotta, che prendono in prestito tutto ciò che ci sorprende e tutto ciò che ammiriamo .

Ci sembra andare da sé per la sola ragione che ci siamo abituati. Ci meraviglia, ci delude, ci fa paura, ci incanta. Secondo un formula ambigua è «normale». In verità, questo mondo che chiamiamo «normale» è molto strano e diabolicamente complicato.

Incomparabile in questo esercizio, la scienza scopre le sue leggi. Queste leggi sono necessarie, ma sono anche arbitrarie. La Terra non era obbligata a girare intorno al Sole, il gioco delle cause e degli effetti avrebbe assai bene potuto non prodursi mai, il seguito dei numeri primi – e d’altronde dei numeri in generale, che riflettono l’infinito è un mistero insondabile, e ognuno di noi, col nostro corpo, i nostri pensieri, i nostri sentimenti, le nostre passioni, è il più improbabile di tutti i meccanismi che siano mai stati messi insieme in questo mondo o in un altro.

Ognuno sa che, se ogni romanzo è una storia che avrebbe potuto essere, la storia stessa, da un capo all’altro, è un romanzo che è stato. Ma non è solamente la storia che è un romanzo, e il più straordinario che ci sia. L’universo intero, con tutto ciò che contiene, è un romanzo favoloso. È per questo, e non per fare da specchietto per le allodole che le pagine che state leggendo si presentano con il nome di romanzo.

IL SEGRETO E L’ENIGMA

Il principale personaggio del romanzo dell’universo fa la sua entrata molto tardi: è la vita.

Dieci miliardi di anni si svolgono senza la vita. Ciò che potevano essere il mondo, lo spazio, il tempo, la luce senza nessuno per vedere niente, ascoltare niente, annusare niente, capire niente ci rimane misterioso. Il nostro sistema solare entra in gioco un po’ più o un po’ meno di un miliardo di anni prima dell’apparizione della vita. Che poteva essere il tempo senza l’alternanza del giorno e della notte? Che poteva essere uno spazio dove non ci sono né Nord né Sud, né alto né basso, né alcun riferimento di nessun genere? Che poteva essere una luce in assenza di qualsiasi occhio capace di percepirla? Facciamo una battuta: tredici miliardi settecento milioni di anni non trovano un accenno di spiegazione, a lungo sotto forma di delirio, se non dopo l’apparizione del pensiero, qualche decina di migliaia di anni fa. E un quadro d’insieme – sempre contestabile, ma alla fine quasi coerente – rimonta appena a cento anni fa.

L’universo aspettava la vita, la vita aspettava il pensiero per dare un senso al passato? Per lungo tempo, in ogni caso, il romanzo dell’universo è stato un segreto. Grazie alla scienza, il segreto è diventato un enigma.

Jean d’Ormesson – Che cosa strana è il mondo – Edizioni Clichy 2015

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