È sempre una questione di fede quando si discute di amore di Stefania Leone

È sempre una questione di fede quando si discute di amore

Stefania Leone

È sempre una questione di fede quando si discute di amore. Se non si è capaci di avere fede nel segreto dell’altro – direbbe Recalcati – è inutile parlare di amore e di rapporto. Per me è sempre stato così. E quando parlo di amore intendo il rapporto: tra genitori e figli, tra innamorati, tra amici, tra fratelli, ecc. Quando si rompe un rapporto? quale può esserne una causa determinante? Quando, a mio avviso, c’è mancanza di fede nell’altro, nel suo segreto, nella sua bontà, nella sua particolarità, nel suo essere al mondo così com’è, nella sua vitalità, nella sua rara capacità di generare frutti, nel suo talento, nella sua amabile capacità di vedere oltre, nel suo modo di affrontare le avversità, nella sua affidabilità, nella sua intelligenza, nella sua serietà, nella sua determinazione e nella sua leale e sincera capacità di essere presente perché desidera esserlo e non vuole andare via. Quando non c’è fede, non c’è rapporto. Le persone che feriscono non hanno fede, non mantengono il bacio, non mantengono fede al patto, non hanno la tenuta di un rapporto in cui credere nella diversità dell’altro perché è importante quanto determinante.

Avere fede nel segreto dell’altro è un passo troppo lungo, difficile e doloroso per coloro che non credono, non hanno fede, non vedono oltre le apparenze, non sanno aspettare, salvo poi, ritrovare la “fede” retroattivamente, in un secondo tempo, quando l’altro è troppo lontano (in tutti i sensi) per ricostruire un rapporto in cui non hanno mai tenuto davvero.

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 Commento

“Quando si rompe un rapporto? quale può esserne una causa determinante? Quando, a mio avviso, c’è mancanza di fede nell’altro”, si chiede Stefania Leone, articolando il suo pensiero con altre diverse sfaccettature della stessa causa. Anch’io potrei convergere sulle sue stesse ragioni, specie quando le persone che feriscono “non mantengono fede al patto”.

Ma mi chiederei come e perché nasce una relazione di amore? Perché le persone si incontrano? Tante possono essere le ragioni, ma per me nasce da un bisogno fondamentale innato di cercare l’altro: il bisogno di attaccamento, è il bisogno di sentirsi rassicurati, protetti, il bisogno di appoggiarsi su qualcuno che ti protegge quando si è in difficoltà o in una situazione di pericolo e di paura. E la sua mancanza è segnalata dal pianto, dalla tristezza, dall’isolamento dal rifiuto dell’altro su cui si pensava di poter contare. Questo è il comportamento del bambino piccolo che si muove istintivamente alla ricerca della figura di attaccamento, da cui si aspetta cura, protezione e possibilità di esplorare il mondo. Comportamento che accomuna il bambino piccolo agli altri animali appena nati. John Bowlby, fondatore della teoria dell’attaccamento diceva che “il bisogno di attaccamento ci accompagna dalla culla alla tomba

Certo la natura del bisogno di attaccamento nell’arco del ciclo vitale della storia individuale e della storia relazionale e in modo particolare nella relazione di coppia. Nella relazione di coppia il bisogno di attaccamento non è unilaterale come quello infantile ( uno cerca attaccamento e l’altro risponde con l’accudimento), ma duale, la reciprocità fa parte del patto d’amore non scritto, non dichiarato, sconosciuto. Appunto perché patto sconosciuto, latente, può essere tradito senza saperlo. Si sa, perché si sente, che l’altro ha preso un’altra strada che non è la mia, la nostra iniziale, che l’altro non è più figura di attaccamento per me e che non ha cura di me. Nella storia relazionale di coppia, oggi più di prima, è inevitabile arrivare ad un bivio e dover scegliere se non c’è amore: o un altro percorso di coppia o altri percorsi individuali diversi alla ricerca di nuove figure di attaccamento per continuare a vivere.