Il figlio nel conflitto di coppia
Giuseppe Basile
Che succede ad un figlio, specialmente se piccolo, quando si trova coinvolto in un conflitto genitoriale? Può restare neutrale, indifferente, assente o a modo suo si attiva e parteggia?
Non è semplice per un bambino accettare i limiti, interrogarsi sul disequilibrio e sul conflitto all’interno della coppia genitoriale.
È bene dire subito che, qualunque sia la sua età, il figlio è il terzo angolo del triangolo familiare, è una presenza che interagisce a suo modo anche quando è molto piccolo. Ognuno di noi alla nascita nasce già con il bisogno innato di attaccamento, di sentirsi protetto, curato, rassicurato in un mondo nuovo e minaccioso. Gradualmente individua e sceglie chi si prende cura di lui, una figura di attaccamento che di solito è la madre biologica, ma che in mancanza della madre o per sua incapacità o per sua impossibilità può essere un’altra figura per lui familiare (padre, fratello, sorella, nonni) da cui si sente curato e rassicurato. Quello che conta è che il bambino abbia una sua figura di attaccamento sicura per lo sviluppo della sua sana personalità
Comunque il bambino non è passivo all’interno della triade, si fa valere con la sua presenza in qualsiasi modo, come sanno i genitori. Questo farsi valere, questo affermare la sua presenza all’interno del triangolo relazionale, costituisce la relazione filiale, madre-figlio, padre figlio. Relazione filiale che influisce sulla relazione coniugale e viceversa, è il primo sistema relazionale circolare a tre.
Che succede allora quando la relazione coniugale diventa conflittuale? Il figlio, piccolo o grande che sia, comunque viene coinvolto nel conflitto nonostante le accortezze che possono prendere i genitori, perché caratteristica del sistema relazionale familiare è quella di influenzare necessariamente tutte le relazioni del sistema in modo circolare e arrivare fino alla rottura. Con chi si schiera il figlio? facile la risposta: con la figura di attaccamento.
A questo punto comincia un’altra storia: la storia della separazione o peggio della conflittualità patologica latente, permanente, conosciuta come stallo di coppia. Conflittualità che coinvolge tutto il sistema relazionale familiare con la comparsa di un capro espiatorio che si assume o che viene accusato del malessere familiare, piuttosto che scavare dentro se stessi e nel loro rapporto.